La gioia che dà un figlio
E' davvero strano sotto quanti aspetti diversi possano essere viste situazioni simili.
Da una parte una mamma che, durante la sua gravidanza, si trova in ospedale con dolori lancinanti preoccupata per il proprio piccolo, dall'altra un' altra mamma, più giovane, che sopporta dolori altrettanto lancinanti provocati a causa della sua scelta di liberarsi di quell' "imprevisto" che si trova in grembo.
Non si tratta di facili giudizi o di moralismi generici, ognuno ha i propri problemi, si tratta semplicemente del rispetto per la vita umana.
Si, noi uomini che tante battaglie sosteniamo per la tutela, seppur giusta ma con la dovuta misura, degli animali, davanti lo sviluppo meraviglioso di una vita umana che noi abbiamo fatto sì che si insinuasse, abbiamo paura e decidiamo immediatamente di disfarcene.
E già, quanti sacrifici impone essere genitori, essere soggetti ai tempi del bambino, alle sue malattie, ai suoi capricci, ma quanta meraviglia c'è nel vedere i suoi continui progressi, le prime parole, i primi passi, le prime emozioni, quel dipendere e fidarsi totalmente dei genitori aprendo la piccola bocca per ricevere qualsiasi cosa essi gli diano.
Quel crescere continuamente, quell' orgoglio di sentirsi chiamare papà o mamma, quel poter dialogare con lui come si può fare con un buon amico, meraviglioso!
Perché buttare al vento tutto questo? Senza dubbio bisogna avere la coscienza di essere genitori, ma non è assolutamente concepibile distruggere quella piccola vita che senza colpa e senza volontà propria si trova dentro quel grembo.
Un esempio straordinario vissuto è quello di una ragazza trentenne, mamma di un bimbo di 10 anni e di uno in grembo, che ai piedi del corpicino esanime dell'altra sua bimba di appena 21 mesi, dopo aver superato con forza tante sofferenze e sacrifici per cercare di combattere la malattia che ha oppresso la piccola, ringrazia Dio per il grande dono di avergliela data, anche se per poco, ed esprime con animo forte la propria idea di difendere ad ogni costo la vita umana.
Sull' esempio di questi due genitori, che tanta spiritualità hanno dato alla nostra famiglia in un periodo terribile della loro vita, abbiamo imparato a riflettere su cosa significhi un figlio.
Desideriamo davvero ringraziarli per l'esempio di fede e di famiglia che ci hanno dato e speriamo che quando magari leggeranno questa pagina sentiranno il nostro calore ed il nostro affetto, nonostante sia stata davvero dura la prova a cui sono stati sottoposti.
Un figlio. Accettiamolo sempre quando viene! Sicuramente il Signore saprà guidarci sulla giusta via e sulle scelte migliori per la vita di quel futuro uomo.
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