DIPLOMATO
Perito industriale capotecnico in informatica
Iscritto nel 1989 all'ITIS "Michelangelo Buonarroti" di Trento, e nel 1991
al "Guglielmo Marconi" di Rovereto(TN) alla specializzazione in informatica.
Perché di questa scelta?
Argomenti studiati
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Cultura generale del perito: matematica, fisica, chimica, geografia, scienze naturali, ecc...
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Informatica: abbiamo cominciato con risoluzione di problemi
tramite scomposizioni (Metodo Top-Down), per poi applicarlo a semplici
problemi quali ricerca, ordinamento, e tutti gli esempi classici che si
trovano nei libri di informatica. La teoria veniva affrontata
rappresentando gli algoritmi in pseudo-codice, mentre esercizi pratici
venivano implementati in Turbo Pascal. Siamo poi passati allo studio di
strutture dati più complesse, e ai tipi di dati astratti (ADT); non ci
hanno mai parlato di oop (era appena nata), così ho dovuto studiarmela
come approfondimento personale. Infine abbiamo studiato metodi di
progetto di database relazionali (con applicazioni in DB4) e struttura
dei sistemi operativi, che ho trovato, quest'ultima, molto
interessante.
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Elettronica: Abbiamo cominciato con i rudimenti di
elettrotecnica (reti elettriche, componenti lineari in regime
stazionario, principi di Kirchhoff), per poi passare subito
all'elettronica digitale (porte logiche, semplici reti logiche
combinatorie, e sequenziali con relativi metodi di progetto). Si è poi
tornati all'elettronica analogica con stadi amplificatori elementari,
amplificatori differenziali, operazionali con relative applicazioni, e
stadi di potenza; il tutto considerando anche la risposta in frequenza.
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Sistemi: il nocciolo della materia e' costituito da sistemi a
microprocessore, e sistemi di controllo (in retroazione); riguardo la
prima parte è stato introdotta la struttura e programmazione (assembly)
di un microprocessore, prendendo come modello lo Zilog Z80 (CPU a
8bit), passando verso la fine all'Intel 8086, e rudimenti di C;
riguardo i sistemi di controllo, è stata introdotta la retroazione, le
trasforamte di Fourier e Laplace, risposta in frequenza, diagrammi di
Bode, e stabilizzazione tramite retroazione con il metodo di Bode. Il
tutto è stato affiancato da un curatissimo laboratorio dove si
sperimentavano tutte le teorie studiate. Sia per le lezioni teoriche
che per l'organizzazione del laboratorio, va menzionato il prof.
Azzolini.